In alto le lance, in alto gli scudi:
il nemico è alle porte! Sia fatta guerra
a questi barbari romani di campagna
sventurate vittime senza arte né parte
L'augure osservando gli uccelli nel cielo
rivela auspici nefasti, sfavorevoli,
ma noi non ci tiriamo indietro
l'Etruria no, giammai si piegherà
Oh tu sommo e onnipotente Tinia
che dal sacro monte governi con sapienza
dacci la virtù, consegnaci la forza
per respingere con foga il barbaro invasore
Ti saranno dati in pasto sacrifici umani,
a te il sempre devoto sangue degli Etruschi,
a noi scalpo del nemico e gloria perpetua,
con l'aiuto divino saremo vittoriosi
Benedetto e santo è il suolo di Veio
non esiste nessuno che possa profanarlo
come falco che s'avventa sulla preda
così il nemico invero preda sarà
E se troveremo la morte in battaglia
avremo per noi un bellissimo sarcofago
un sepolcro magnifico da casa per l'aldilà
la nostra credenza che immortali ci renderà